Studenti di Crescentino premiati a Torino
“Gli uomini passano, restano le idee restano, restano le loro tensioni morali e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini” un omaggio a Giovanni Falcone a Paolo Borsellino, agli uomini della scorta, ai magistrati… a quanti hanno dato la vita per la legalità. A Torino presso il teatro cinema Massimo di via Verdi in occasione dell’anniversario della strage di Capaci erano presenti i ragazzi della 4 SIA in delegazione per le premiazioni dei concorsi del Miur di cittadinanza ed educazione alla legalità. A Torino, a Palermo ed in ogni città italiana oggi la società civile, gli studenti, i docenti, le autorità civili, rendono memoria e omaggio, sapendo che l’impegno della lotta alla mafia non è scomparso, non si è interrotto, è stato assunto da altre persone, da tanti giovani, docenti, uomini e donne che con coraggio ed impegno nel quotidiano dicono si alla legalità. Insieme ai 1.500 studenti a Palermo, e ai numerosi presenti nelle piazze e nelle scuole, si è celebrato il XXVII anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia.
Anche gli studenti di Crescentino che hanno aderito e partecipato alle attività hanno ricevuto un premio per L’ impegno assunto e per il lavoro svolto, che costituirà una borsa di studio per i progetti a studenti meritevoli impegnati in progetti di educazione alla cittadinanza e costituzione.
Gli interventi del sociologo Rocco Sciarrone. Dell’ università di TORINO, e del Procuratore Giancarlo Astegiano hanno permesso una lucida analisi del concetto di “mafia” e dell’area grigia di ciò che è “Mentalità mafiosa”.
Il video prodotto dagli studenti di Crescentino aveva come filo conduttore la scelta della legalità come impegno di tutti e di ciascuno per dire no ad ogni forma di mafia, corruzione, illegalità. Il progetto, condotta dalla docente prof.ssa Acide Elisabetta, in collaborazione con i docenti dell’ IIS FERRARIS sede Calamandrei di Crescentino proseguirà anche nei successivi anni scolastici e troverà collocazione nella più ampia prospettiva della formazione dei cittadini attivi per un futuro costruito su basi di responsabilità e consapevolezza della cultura della legalità.
Gli studenti condivideranno le esperienze con i compagni e porteranno nella scuola l’impegno assunto, che deve essere quello della lotta alla mafia non in modo astratto ma come impegno concreto per il diffondersi di una cultura anti-corruzione, anti-favoritismi, anti- collusione per una autentica idea di legalità come etica del bene sociale.
Lasciò scritto sul suo diario:
Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita. Tutti hanno paura ma io l’unica cosa di cui ho paura è che lo Stato mafioso vincerà e quei poveri scemi che combattono contro i mulini a vento saranno uccisi. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi. Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta.
Con queste parole di Rita Atria che dopo la morte di Borsellino si è tolta la vita, vogliamo impegnarci per il futuro nostro e del Nostro Paese .